La ONLUS Antonio Padovani si trova a L'Aquila, Abruzzo. Sosteniamo progetti culturali e sociali per lo sviluppo del territorio

Rapporto della Ricerca “Il mercato del lavoro aquilano: quale futuro?”

I risultati della ricerca sui cambiamenti del mondo del lavoro nella provincia aquilana.

La ONLUS Antonio Padovani nel quadro delle sue finalità sociali, aveva istituito per l’anno 2021/22 una borsa di studio dell’importo di €2.500 rivolta a laureati magistrali dell’Università degli Studi dell’Aquila, Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione e di Economia (DIIE) per elaborare un modello originale di analisi del mercato del lavoro nel comprensorio aquilano.

Il vincitore della borsa di studio, l’economista Riccardo Persio, ha realizzato un corposo e ricco rapporto illustrato, realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Aquila. 

Il modello, qui allegato, aiuterà ad identificare, con riferimento al comprensorio aquilano, le richieste di professionalità delle aziende, in quali direzioni si orienta la domanda di lavoro, quali sono gli ambiti professionali emergenti e quali le professioni in declino.

L’obiettivo finale è quello di fornire una base metodologica ai policy makers nell’elaborazione di politiche attive del lavoro, coordinando i relativi strumenti di istruzione, formazione e sviluppo.

Il report è stato presentato venerdì 3 giugno a L’Aquila presso la gremita sala del Palazzetto dei NobiliOltre al presidente della ONLUS, Gianni Padovani, sono intervenuti l’economista e autore di LS Scuola Piero Carducci, il prorettore UNIVAQ con delega allo sviluppo sostenibile, Lelio Iapadre ed il ricercatore Riccardo Persio, vincitore della borsa di studio “Antonio Padovani” e autore del rapporto.

Il Rapporto fornisce uno spaccato dettagliato sullo stato di salute del mercato del lavoro nella provincia dell’Aquila: una ricerca fondamentale per comprendere le evoluzioni delle professioni e per aiutare gli amministratori pubblici e privati a prendere decisioni oggettive perché fondate sull’evidenza empirica.

Le evidenze empiriche mostrano una provincia che ancora non riesce a cogliere pienamente le opportunità derivanti dalla rivoluzione digitale e restituiscono l’immagine di un tessuto economico troppo rigido, polarizzato nel settore dell’edilizia e scarsamente aperto ai mercati internazionali con poche eccezioni.

Il report suggerisce che c’è molto da cambiare nelle politiche del lavoro e della formazione professionale che risultano essere “sfasate” rispetto alle esigenze attuali e soprattutto future.

La proficua collaborazione tra gli Enti di ricerca, le Università, le confederazioni di imprese, i sindacati dei lavoratori e le altre istituzioni locali appare senz’altro come la via da seguire, per ottenere al piu’ presto una risposta decisa alle criticità evidenziate nel rapporto, con la costituzione di una visione futura e sostenibile dei nostri territori.